Lavorare come freelancer online: quali consigli per iniziare

Grazie alla crescita di Internet e del mondo digitale, con il passare degli anni sono nate una serie di nuove opportunità lavorative: il concetto di lavoro inteso come “posto fisso” è stato affiancato da una serie di professioni che si possono svolgere lavorando come freelancer. Solo nel nostro paese, secondo un articolo di TPI, risulterebbero esserci 4,5 milioni di liberi professionisti.

Un dato molto alto, che in Europa ci pone come il secondo paese con più lavoratori autonomi, ovvero tutte quelle persone dotate di partita IVA per svolgere la propria professione. Sempre più di questi professionisti operano proprio nel settore digitale, anche se ovviamente esiste una parte consistente di lavoratori autonomi che svolge tipologie di lavoro meno dipendenti dalla rete.

Ci sono anche parecchie persone che hanno reinventato la propria carriera lavorativa, ne scriviamo su Risparmioeinvestimento: basti pensare che solo nel 2020 sono state aperte 150.000 nuove partite IVA. Ma esattamente come si può iniziare a lavorare da freelancer online?

Trovare la propria nicchia e avere un piano di crescita

Fare il freelancer online significa essenzialmente diventare autonomo al 100% quando si tratta di scegliere in quale settore lavorare e con quali clienti iniziare a collaborare. A prima vista ciò può sembrare un enorme plus, ma in realtà bisogna pianificare attentamente il proprio lavoro. Il primo passo da compiere è capire quale professione lavorativa intraprendere, che ovviamente si può svolgere da remoto. Ecco una guida utile sul nostro sito, dove introduciamo anche la figura del Social Media Manager per piattaforme come Facebook.

Basare la propria scelta a seconda del proprio percorso di studi universitario può sicuramente garantire un ottimo inizio. Specialmente i freelancer alle prime armi che non hanno esperienze lavorative, potranno avere una laurea sul curriculum e idealmente anche tirocinio già effettuato. Inoltre, aiuta molto studiare per conto proprio: bisogna selezionare attentamente le competenze digitali da imparare per conoscere nuove abilità legate alla professione che si vuole fare, come spiega molto bene il sito di Forumpa.

Sfortunatamente la formazione in ambito digitale ricade quasi tutta sulle spalle dei singoli lavoratori: le imprese italiane investono poco in formazione digitale (solo il 15% attualmente lo fa), sia per i lavoratori dipendenti, sia per i lavoratori autonomi. Oltre a un percorso di studio e una formazione in linea con la professione che si vuole intraprendere online, è necessario anche affiancare il tutto da un piano di crescita concreto, con obiettivi raggiungibili ogni 6 mesi (come aumento di numero dei clienti, della tariffa oraria oppure l’imparare nuove abilità per offrire più servizi).

Cercare clienti online da freelancer: tra piattaforme e siti

Lo scoglio principale per ogni freelancer è senza dubbio trovare un primo cliente con il quale iniziare una collaborazione lavorativa. I freelancer, infatti, possono (e devono) lavorare con più clienti contemporaneamente: non solo per questioni meramente economiche, ma anche per motivazioni inerenti alla crescita professionale. Trovare i primi clienti non è semplice e può richiedere del tempo, perché spesso i clienti cercano persone che hanno già esperienze lavorative.

Per esempio, piattaforme come LinkedIn sono un buon posto dove cercare un primo cliente: LinkedIn è senza dubbio la community più grande di lavoratori anche in Italia, dove ci sono 16 milioni di iscritti. Il livello di proposte lavorative è molto alto, anche se trovare proposte per freelancer non è semplicissimo (ma diventa più semplice se si vuole lavorare con clienti esteri, dove l’inglese è essenziale per comunicare però).

Altre piattaforme molto conosciute sono il portale di lavoro Upwork, così come la piattaforma per freelancer Fiverr. A seconda della professione poi esistono specifiche piattaforme lavorative: per esempio, i traduttori possono trovare buone proposte sul sito di Proz, una famosa community di traduttori. Anche su Facebook esistono gruppi dedicati alla ricerca di lavoro per professionisti digitali, così come esistono molte realtà online dove professionisti di uno stesso settore possono fare community, dialogare, fare corsi e anche cercare opportunità lavorative.

Molte proposte lavorative si trovano poi sugli stessi siti delle aziende, specialmente quelle che operano online. Fortunatamente, grazie all’espansione di Internet (oggi nel mondo si contano 5 miliardi di utenti in rete), tantissime attività oggi operano online o hanno spostato lì il loro business. A partire dalle posizione che lavorano nel digital marketing fino all professioni specializzate nell’IT, senza ovviamente dimenticare anche le figure presenti in altri settore, come per esempio i croupier nei casinò live come fino a coloro che operano nel customer service digitale e aiutano ogni giorni utenti e clienti che cercano informazioni o richiedono dettagli su servizi. Tutti questi servizi richiedono molti professionisti per funzionare correttamente.

Tornando alle figure del digital per eccellenza, come sviluppatori informatici per la creazione del software e la gestione del sito, graphic designer per la creazione dell’interfaccia grafica e la user experience, così come addetti al supporto e alla community per gestire le interazioni con chi usa il sito in questione. Più tutte quelle professioni a supporto dell’attività, come addetti al marketing, ai social, alla comunicazione online e alla creazione di contenuti. Ogni attività online richiede più o meno queste figure e sui loro siti esiste sempre una sezione dedicata alle “Carriere”, dove trovare maggiori informazioni sulle posizioni lavorative attualmente aperte.

Avere una buona postazione di lavoro e un eccellente routine lavorativa

Gli ultimi consigli per chi lavora come freelancer riguardano la propria postazione di lavoro. In teoria, il freelancer può lavorare ovunque e ci sono professionisti che decidono anche di trasferirsi all’estero: ne abbiamo parlato anche noi per quanto riguarda la nuova meta preferita dai nomadi digitale, e cioè le Canarie. Ma indipendentemente da dove si lavora, serve sempre avere una postazione lavorativa all’altezza della propria routine.

Di base, infatti, ogni libero professionista può gestirsi il carico di lavoro: spesso vengono solo fissate scadenze e il freelancer può lavorare quando preferisce durante la giornata, pur di consegnare il lavoro in tempo. Diventa quindi cruciale avere un’ottima gestione del tempo per evitare di fare orari assurdi, così come per evitare di rischiare di rimanere indietro con il lavoro.

Ma per essere produttivi, oltre alla gestione del tempo, bisogna fare attenzione all’ergonomia della propria postazione, il sito Puntosicuro ne ha scritto in un suo articolo. È importante disporre di una seduta ergonomica, così come di un ampio schermo e anche una tastiera, con mouse, possibilmente ergonomica. È vero che sono tutte ulteriori spese che pesano sul conto di chi inizia una nuova attività da freelancer, ma si tratta di un investimento che avrà ottimi ritorni sulla propria salute per il lungo termine.

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