Investire in Ethereum: quotazioni e come minare la criptomoneta

Quando si parla di Ethereum si intende una delle criptovalute che fanno il pari con la più nota, che è Bitcoin. A dire il vero, molti dicono che proprio questa criptomoneta sta per mandare in pensione la più nota e storica, ma vediamo prima di cosa si tratta e quali sono le quotazioni, prima di entrare nel vivo del discorso.

Ethereum: cos’è e come funziona?

Fino a questo momento, non abbiamo sentito parlare spesso di Ethereum proprio perché, come detto, l’attenzione in tema di criptovalute è stata focalizzata sui Bitcoin. Questo fino a questo momento, perché questa moneta si sta facendo sempre più spazio nelle grazie di chi vuole investire in criptovalute e vuole un’alternativa. La nascita di Ethereum è abbastanza recente, dato che è stata creata nel 2014 ad opera di un programmatore russo, poco più che ventenne, che risponde al nome di Vitalik Buterin. Il suo genio ha portato alla creazione di questa diretta concorrente di Bitcoin che ha iniziato a far parlare di sé. Ad oggi è arrivata a ad avere 25 miliardi di capitalizzazione contro i 60 dei bitcoin e la sua quotazione sta salendo di mese in mese.

Investire in Ethereum conviene? Opinioni, pro e contro

Prima di procedere, specifichiamo che si parla di criptovalute perché possono essere acquistate e vendute solo ed esclusivamente sul web e, pertanto, non sono delle valute fisiche e tradizionali così come siamo stati abituati a conoscerle. Da questo si intuisce anche il fatto che, tanto Ethereum quanto Bitcoin, siano fuori dal controllo delle Banche Centrali. Entrando nel vivo del discorso, dopo aver parlato di quelli che sono gli aspetti in comune, possiamo dire che Buterin ha deciso di creare questa nuova criptomoneta per facilitare le transazioni tra imprese. Alla base di tutto, quindi, c’è un protocollo di fiducia che funge da base per i contratti tra due parti. Questo si può applicare in ogni settore e non c’è bisogno della presenza di intermediari come, ad esempio, la figura del notaio.

Alla luce di quanto detto, quindi, è finanche nato un consorzio, l’Ethereum Enterprise Alliance, che ingloba delle imprese che lavorano all’integrazione di questa tecnologia nelle loro infrastrutture. Chi ha aderito? Tra i tanti segnaliamo Intel, Microsoft, Credit Suisse e, ancor, Ubs, Jp Morgan e molti altri grandi attori finanziari (e non solo) di caratura internazionale. Ma non ci sono solo banche e grandi colossi della tecnologia: si dice che anche il presidente russo Vladimir Putin sia interessato a questa nuova criptovaluta che, quindi, a breve potrebbe sostituire a pieno titolo i Bitcoin che, sebbene per molti possano sembrare il futuro, per altri sono già il passato.

Ovviamente non è facile rispondere alla domanda se conviene investire in ethereum o no, come non è facile dare una risposta generica a chi vuole investire in criptovalute. La crescita dell’ultimo anno è stata esponenziale, ma il rischio che possa rivelarsi una bolla pronta ad esplodere resta vivo.  L’unico svantaggio di questi investimenti è che non c’è nessun controllo da arte di un organo centrale che si assuma le responsabilità in caso di problemi. Insomma a differenza di quanto avviene con le monete tradizionali non vi è una riserva aurea pronta a coprire la criptomoneta.

Le previsioni e le quotazioni di Ethereum

Stando a quanto detto, le previsioni e le quotazioni di Etherum sono in ascesa. Negli ultimi mesi, la criptovaluta si è attestata attorno ai 290dollari. Si tratta di un buon risultato, se si pensa che all’inizio del 2017 le quotazioni erano ferme a poco più di 7 dollari. Il massimo storico si è toccato nel mese di giugno, quando si sono raggiunti i quasi 400 dollari. Al momento, Bitcoin rimane più forte, con una capitalizzazione pari a 42 miliardi di dollari, ma Ethereum, ultima arrivata sul mercato, si difende bene con 29 miliardi di dollari. Stando a quanto dice l’hedge fund Polychain Capital, nel 2018 Ethereum supererà Bitcoin per dimensioni e diffusione.

Minare Ethereum e le criptomonete: cosa significa e come si fa?

Dopo aver visto le quotazioni e cosa sono gli Ethereum parliamo amo ora di mining, ossia l’operazione di minare criptomoneta. Come si fa e cosa serve? Il primo punto da chiarire è che minare significa andare a creare. A questo punto ci si potrebbe chiedere se è possibile creare criptovalute da sé. La risposta è sì, ma il discorso è molto complicato ed è per questo che bisogna prestare attenzione a quello che stiamo per dire. In futuro arriverà una guida apposita per chi volesse addentrarsi nel minare Ethereum, tornate quindi a trovarci su risparmio e investimento!

Hardware e Software per minare Ethereum

Abbiamo già specificato che, quando si parla di mining si intende un modo per emettere delle criptomonete. In poche parole, è come se si iniziasse a stampare a casa delle monete che, però, in questo caso non sono fisiche, ma digitali. Per farlo, ovviamente, serve un pc. Iniziamo con il seguire questo meccanismo: la rete di qualsiasi criptomoneta va a memorizzare tutte quelle che sono le transazioni all’interno di blocchi. Si tratta di strutture singole di dati. Serve, quindi, un pc che vada a trovare un particolare codice numerico. Come fare? Grazie a dei tentativi meramente casual che degli addetti al mining compiono ogni giorno, praticamente a ogni ora.

Cosa fare per diventare uno dei minatori di criptomonete? Bisogna avere la giusta attrezzatura e questo significa un pc all’altezza e veloce e un po’ di competenza in materia. Il compenso è in criptovaluta, naturalmente, ma considerando che dovrebbero essere le monete del futuro, questo dovrebbe essere un forte plus. Per chi fosse interessato riassumiamo qui brevemente l’hardware necessario per minare Ethereum ricordandovi che oltre a un processore di ultima generazione è necessario avere una buona GPU. Le altre schede che non sono in questo elenco rischierebbero di farvi solo perdere tempo:

  • AMD  serie Radeon RX 400 (esclusa la RX 460 )
  • AMD serie Radeon RX 500  (esclusa la RX 550 )
  • AMD serie  R9
  • NVIDIA serie GTX 1000
  • GTX 980 e 980 Ti  (occhio ai consumi)




Infine vi segnaliamo velocemente il software necessario per minare Ethereum, ricordatevi che vi servirà un pc con WIndows 10 e più di 30 gb di spazio sul disco. Ora scaricate Geth (installer a 64 bit per Windows) che è il sodtware che utilizzerete per comunicare tra il vostro pc e la piattaforma Ethereum e va installato nella cartella C:/Program Files/Eth. Poi installate , Ethminer che si occuperà di gestire la GPU (estraetelo nella cartella C:/Program Files/Eth/miner ). Infine avrete bisogno di  EthereumWallet che sarà il vostro Wallet ossia il  portafoglio di Ether. Sinceramente crediamo che fare mining da soli non sia vantaggiosissimo e probabilmente è meglio unire le forze con altre persone e creare una farm apposita per minare. In ogni caso diteci cosa ne pensate nei commenti qui sotto e se volete venite a trovarci sulla nostra pagina facebook!

 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *