I metodi di pagamento cashless più diffusi e sicuri

Tra i cambi di abitudini dovuti all’avanzamento tecnologico e alla sempre maggiore pervasività dei dispositivi digitali nella vita di tutti i giorni uno di quelli più evidenti è legato alla gestione del denaro: fino a relativamente pochi anni fa era infatti comune andare in giro con quantità considerevoli di contanti nel proprio portafoglio con tutti i rischi a esso collegati, un approccio che tra criptomonete e alcuni step culturali soprattutto nella fascia under 40 sta portando la società italiana sempre più nella direzione di una piena dematerializzazione, con il passaggio a metodi di pagamento cashless, ossia senza contante. Ma quali sono i metodi più diffusi?

PayPal

PayPal è uno dei sistemi più sicuri e diffusi al mondo per la gestione dei pagamenti online e dei trasferimenti di denaro: è infatti praticamente impossibile imbattersi in un eCommerce che non si avvalga dei servizi dell’azienda californiana.

Anche il settore dell’intrattenimento online non è rimasto sordo ai vantaggi di PayPal: non a caso l’azienda leader nel poker online offre la possibilità di collegare PayPal all’account PokerStars degli utenti, permettendo così agli stessi di potere gestire il proprio denaro sulla piattaforma in maniera controllata e sicura. Se questo non bastasse, un altro indicatore del successo dell’azienda fondata nel 1999 da Peter Thiel ed Elon Musk è la quota di mercato che riesce a strappare nel settore dei pagamenti online in Italia: ben il 70%, cifre da capogiro per una realtà leader nel suo campo.

Satispay

Parliamo ora di una azienda tutta italiana: Satispay. Fondata nel 2012 a Torino da tre ragazzi originari di Cuneo, la mission aziendale era quella di dare una alternativa al pagamento con carta a utenti e commercianti, soprattutto nel caso di cifre modeste; con una interfaccia accattivante e con un approccio positivo e attento alla sicurezza verso i propri utilizzatori l’azienda è riuscita a diventare un “unicorno” e a superare la valutazione di un miliardo di dollari a riprova del suo grande successo legato all’evidenza della sua utilità: una volta collegato il proprio conto corrente alla app si può pagare più o meno qualsiasi cosa con un click nel circuito Satispay, un vero game changer per l’utente desideroso di semplificarsi la vita.

Stripe

Parliamo ora invece del secondo sistema di pagamento online più diffuso in Italia dopo PayPal: Stripe. L’azienda, fondata nel 2011 a Dublino da Patrick e John Collison anche l’azienda irlandese nasce con l’intento di rendere più semplici e sicuri i trasferimenti di denaro online, ma si fa notare per essere pensato per essere particolarmente vantaggioso per chi possiede un’attività grazie alle sue commissioni molto basse e alla facilità di implementazione nei siti di eCommerce, non necessitando di particolari capacità tecnico-informatiche e dimostrandosi sostanzialmente alla portata di tutti.

Digital wallet

I digital wallet (portafogli digitali o elettronici) sono un sistema di pagamento il quale, tramite il collegamento del proprio conto corrente o di una carta di debito/credito all’applicazione permette di usare la stessa per i pagamenti sia su internet che cashless e contactless nei negozi fisici. Tendenzialmente messi a disposizione sulle proprie app di internet banking da quasi tutti gli istituti bancari i digital wallet più diffusi sono Amazon Pay, Google Play e Apple Pay.

Caso un po’ a parte rispetto a questi citati sono i wallet dedicati alla cryptovalute, ovviamente non utilizzabili per i pagamenti nei negozi fisici sono dematerializzati in quanto queste monete non sono esistono fisicamente ma sono presenti solo all’interno dei portafogli online degli utenti che investono nel settore: tra i più diffusi abbiamo Coinbase e Luno.

Una realtà in forte crescita

La diffusione dei metodi di pagamento cashless negli anni sta avendo una cresciuta tumultuosa anche in un paese fortemente legato culturalmente all’uso dei contanti come l’Italia; è nel 2021 che assistiamo per la prima volta al sorpasso del digitale sul fisico, con solo il 49% dei pagamenti effettuati coi contanti a dimostrazione che nonostante le resistenze soprattutto della popolazione più anziana la direzione verso un mondo con sempre meno denaro fisico sembra ormai intrapresa.

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