Riscaldamento elettrico a basso consumo: consigli utili e migliori sistemi

Quale alternativa al riscaldamento a gas naturale utilizzato nelle caldaie domestiche se non quello elettrico a basso consumo? Nella maggior parte delle case degli italiani il riscaldamento delle mura domestiche avviene soprattutto mediante l’utilizzo di caldaie domestiche o condominiali che scaldano l’acqua dei termosifoni; tuttavia, il sistema elettrico può rappresentare un’interessante soluzione, anche se non la più economica in assoluto.

In commercio esistono molte tipologie e modelli diversi di caldaie che consentono di fare beneficiare dei vari vantaggi ascrivibili all’installazione dei sistemi di riscaldamento elettrico a basso consumo: quali sono? Vediamoli in questa guida con tutti i consigli più utili.

Riscaldamento elettrico a basso consumo: guida alla scelta dei modelli

Esistono diversi modelli di riscaldamento elettrico a basso consumo energetico che consentono di fare risparmiare costi “in bolletta”.

1. Stufette elettriche

In commercio si trovano diverse tipologie di riscaldamento elettrico a basso consumo: le più comuni stufe elettriche, grazie alle resistenze in metallo o in ceramica, riscaldano l’ambiente e le stanze grazie all’emissione del getto d’aria calda propagato nell’ambiente circostante.

Si tratta di piccoli elettrodomestici rinvenibili in commercio a prezzi molto interessanti e davvero efficienti: le stufette elettriche consentono di riscaldare velocemente i piccoli ambienti oppure di potenziare il riscaldamento già esistente nelle abitazioni o ufficio.

Il funzionamento delle stufe elettriche è assolutamente semplice: basta collegare la presa elettrica del piccolo elettrodomestico e, azionato l’interruttore, la corrente fluisce nelle resistenze generando il calore in tutto l’ambiente in cui viene localizzata la stufetta.

In questo modo si può riscaldare in modo veloce e diretto l’ambiente o potenziare il riscaldamento a gas naturale che, negli ambienti di dimensioni notevoli, non sempre è in grado di funzionare in modo efficiente, data la dispersione del calore.

Vi sono diverse tipologie di stufette elettriche: la più tradizionale è quella con ventola che diffonde il calore mediante una resistenza metallica. Si tratta di stufe che possono consumare anche fino a 2200 watt. Esistono anche stufe elettriche al quarzo che possono consumare fino a 1000 watt e quelle alogene che arrivano fino ai 1800 watt.

2. Riscaldamento elettrico a battiscopa

Un’alternativa alla stufa elettrica che rientra comunque all’interno delle soluzioni di riscaldamento elettrico a basso consumo è rappresentata dal riscaldamento elettrico a battiscopa. Si tratta di una tipologia di sistema radiante che solitamente si installa lungo le superfici perimetrali delle stanze all’interno del battiscopa.

L’alimentazione ad energia elettrica sfrutta le resistenze installate alle pareti dell’edificio da riscaldare e, da ciascun battiscopa munito di sottilissime fessure, viene propagata il getto d’aria calda che riscalda i muri facendo propagare il calore molto velocemente nell’ambiente circostante.

Il vantaggio del sistema di riscaldamento a  battiscopa è soprattutto estetico in quanto consente di non avere elementi ostativi che ingombrano i muri dell’immobile e sono relativamente facili da installare. Un altro interessante vantaggio è che si tratta di un sistema di riscaldamento a basso consumo energetico con un conseguente risparmio sulla bolletta anche del 30% in meno rispetto al sistema di riscaldamento a gas naturale.

I costi di installazione sono dell’ordine di 150-200 € per metro lineare della stanza a cui si devono addizionare i costi dei collettori, del termostato e della centralina.

3. Riscaldamento elettrico a pavimento

Per scaldare uniformemente tutta la casa senza eccessivi oneri, ci si può affidare agli impianti di riscaldamento a soffitto o a pavimento che offrono diversi vantaggi dal punto di vista estetico, funzionale e risparmi “in bolletta”. Si tratta di un sistema confortevole che non richiede la presenza e la contestuale installazione di apparecchi nella stanza; tuttavia, rispetto al sistema a battiscopa, quello elettrico a pavimento richiede maggiori costi di installazione.

Grazie a questo sistema il pavimento di calpestio può raggiungere una temperatura di 29˚C; inoltre, l’impianto può essere alimentato da energie rinnovabili e gli oneri di manutenzione sono esigui. Vi ricordiamo che nella nostra sezione di Risparmio Casa troverete molti articoli con le migliori recensioni per i fornitori di luce e gas che ptorebbero farvi risparmiare ogni mese!!

Come scegliere il sistema elettrico a basso consumo?

Alla luce delle considerazioni esposte, i vari modelli che rientrano nei sistemi di riscaldamento elettrico a basso consumo non sono la migliore scelta in assoluto dal punto di vista economico, ma in determinate casistiche possono rappresentare comunque una validissima soluzione di riscaldamento.

Si pensi, ad esempio, alla possibilità di beneficiare della comodissima soluzione fornita dalle stufe elettriche che non comportano eccessivi oneri di installazione e di manutenzione. Per chi vuole installare un impianto di riscaldamento da far funzionare in modo occasionale o per potenziare quello già esistente, le stufe elettriche alogene o al quarzo rappresentano un’alternativa pratica e conveniente dato che consentono di risparmiare qualche soldo in bolletta.

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