Miglior piano di accumulo, come scegliere

I piani di accumulo stanno riscuotendo sempre maggiore successo tra gli investitori italiano, per la maggiore diversificazione e la limitazione del rischio.Ma come scegliere il miglior piano di accumulo? Prima di definire i requisiti del miglior piano di accumulo bisogna darne una breve definizione, anche se l’argomento è stato già trattato in questo post.

Miglior piano di accumulo. Cos’è un PAC?

Prima di trattare del miglior piano di accumulo, scopriamone alcuni dettagli. Con piano di accumulo di capitale (indicato anche con la sigla PAC) ci si riferisce ad un particolare strumento per accrescere i propri risparmi, utilissimo per coloro che non hanno grandi risorse finanziarie disponibili, ma possono o riescono a risparmiare qualche euro al mese.
Data una breve definizione di PAC, prima di scegliere il miglior piano di accumulo dobbiamo assicurarci di aver acquisito un minimo di conoscenza finanziaria, un piccolo capitale, aver aperto un conto corrente.

Come scegliere il miglior piano di accumulo?

Prima di trattare della scelta del miglior piano di accumulo, ci teniamo a fare una piccola precisazione. Il miglior piano di accumulo in assoluto non esiste, ma esiste il miglior piano di accumulo per le proprie esigenze, ed è proprio questo lo scopo del post. Aiutare il lettore a trovare il miglior piano di accumulo in base alla propria disponibilità economica ed in base alla propria propensione al rischio.
Prima di iniziare un qualsiasi PAC, bisognerà analizzare il mercato in cui si intende acquistare, con cadenza mensile, delle quote di fondi comuni di investimento: in questo modo, anche i ribassi dei mercati si trasformano in occasioni per comprare un numero maggiore di quote e, inoltre, si elimina la componente emotiva. In questo caso, il miglior piano di accumulo sarà quello che sta uscendo da una forte fase ribassista, o che ha un passato di grande stabilità, o per cui ci si aspetta una crescita costante nel tempo.
Tuttavia, la scelta del miglior piano di accumulo non può prescindere da tre fattori, ed è attraverso questi che si avrà la certezza di scegliere il miglior piano di accumulo per le proprie esigenze: capitale iniziale, capitale a scadenza mensile (o bimestrale, o semestrale) e la durata del PAC. Il miglior piano di accumulo sarà quello che non assorbe tutta la nostra liquidità iniziale, che ci permette di vivere serenamente anche pagando la cifra periodica e che duri tanto quanto basta a permettere di goderci il capitale finale.
Ovviamente, la scelta del miglior piano di accumulo non può prescindere dalla scelta dei segmenti, o del segmento, di mercato su cui investire; essa rappresenta una scelta quasi sempre obbligata quando si parla di un PAC, infatti,  nell’eseguire un investimento a lungo termine è inutile acquistare uno strumento monetario od obbligazionario, ma si dovrà puntare su un titolo azionario. Solo con questa scelta si riuscirà a massimizzare i picchi negativi dei mercati, comprando un numero maggiore di quote, e sfruttarndo il tempo. E solo questa rappresenta la scelta del miglior piano di accumulo. L’ultimo elemento da tenere in considerazione per la scelta del miglior piano di accumulo è la società di fondi a cui affidarsi, cercando ovviamente quella migliore per costi che gravano sul cliente e performance. Ovviamente la scelta del miglior piano di accumulo non potrà prescindere dalla solidità e dalla trasparenza dell’istituto.
Ora sai come scegliere il miglior piano di accumulo.

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