Investire all’estero: consigli utili per la propria attività

Viviamo in un periodo storico particolarmente complicato, in Italia soprattutto la contrazione economica ha portata una crisi di cui si fatica ad intravedere la fine. Il tunnel imboccato sembra più buio e lungo del previsto, quindi in una fase di grande globalizzazione può essere molto utile guardare al di fuori dei confini nazionali per investire all’estero.

Dove investire? Meglio un piccolo centro o una grande città? Non c’è una risposta univoca, poiché molto dipende dall’attività che intendi aprire. Ci sono però alcuni consigli generalmente validi, che è opportuno seguire per avviare un’attività di successo, e per generare un business proficuo e redditizio.

Dove investire all’estero? I migliori paesi

Il costo basso della vita ed una tassazione minore rispetto all’Italia sono sicuramente aspetti da valutare, ma non devono essere gli unici. Innanzitutto è opportuno conoscere lo stile di vita e la mentalità degli abitanti, le abitudini del posto, vizi e virtù dei potenziali clienti. Partire alla sprovvista verso un paese, solo perché offre grandi opportunità per “sentito dire”, generalmente non è mai una grande idea. La Banca Mondiale ha stilato una classifica dei migliori paesi dove conviene investire, analizzando determinati parametri quali modalità per avviare e concludere un rapporto lavorativo, tempi della giustizia nel far rispettare i contratti e tempi per aprire e per allacciare le utenze.

Attualmente i primi tre posti sono occupati da paesi extraeuropei: Singapore, Nuova Zelanda e Hong Kong. Il primo paese europeo è la Danimarca, mentre gli Usa continuano ad essere un buon posto dove provare ad aprire un’attività, soprattutto considerando che l'”italian style” è sempre molto apprezzato. Dopo aver fatto le varie analisi e studi approfonditi, è consigliabile vivere per qualche mese sul posto per sondare il terreno e toccare con mano la realtà con cui ti andrai a confrontare. Tutto ciò naturalmente comporta una spesa iniziale piuttosto elevata, ma necessaria prima di investire all’estero in maniera mirata.

Investire nel mercato immobiliare all’estero?

Investire nel mercato immobiliare può essere un’ottima attività per far fruttare il proprio denaro. Se decidi di lanciarti in questo mercato, scegli un paese con un’economia in ascesa con una crescente liquidità, individuando le città in notevole espansione con gli spazi commerciali e residenziali di maggior successo. Si possono investire anche piccole somme di denaro, soprattutto in quelle zone dove l’euro è molto forte.

Storicamente il mercato immobiliare è sempre stato un ottimo sistema per proteggere il capitale risparmiato. A differenza del denaro liquido, che è passibile di svalutazione in seguito a crolli finanziari, gli immobili offrono delle coperture finanziare contro l’inflazione e qualsiasi altra oscillazione di mercato.

Trasferire un’attività all’estero

Molte persone, a causa della tassazione oppressiva del sistema tributario italiano, stanno delocalizzando la propria attività all’estero. In Albania ad esempio la tassazione è molto più bassa rispetto all’Italia, così come la burocrazia è molto più snella e veloce. In questo modo trasferire oppure aprire un’attività diventa sensibilmente più facile.

Se decidi di trasferire la tua attività all’estero è opportuno muoversi con i piedi di piombo, per non incappare in intoppi legali e burocratici. Se invece vuoi vendere la tua attività, devi presentare ai potenziali investitori un bilancio di esercizio tradotto. In questo caso è necessario ricorrere ad un’agenzia qualificata e certificata per ottenere una traduzione di bilancio chiara e trasparente.

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