Investimenti che pagano una cedola, quali sono?

I rendimenti a fine anno, senza troppe operazioni e senza investimenti speculativi, sono di sicuro una passione tutta italiana. Ed è così che gli investimenti che pagano una cedola sono tra i più popolari nel Belpaese. Ma sono davvero convenienti? In che percentuale devono essere presenti nel nostro portafoglio borsistico? Quali sono i migliori investimenti che pagano una cedola?
Innanzitutto una brevissima introduzione all’argomento. Gli investimenti che pagano una cedola sono tutti quegli strumenti finanziari che garantiscono un rendimento percentuale lordo sul capitale investito, mediante lo stacco di una o più cedole.
In genere, lo stacco cedolare avviene con cadenza bimestrale, trimestrale, semestrale o annuale e consente di godere di un rendimento dal capitale investito, senza aprire e chiudere posizioni obbligatoriamente. Ecco uno dei motivi per i quali gli investimenti che pagano una cedola sono tra i più popolari in Italia, consento di avere un rendimento anche agli investitori più pigri, consentono di avere una liquidità aggiuntiva senza vendere il prodotto, ed in generale sono meno rischiosi.

Investimenti che pagano una cedola, quali sono?

Scopriamo ora quali sono gli investimenti che pagano una cedola. In generale possiamo scegliere tra bond, obbligazioni societarie e bancarie, fondi comuni, Sicav ed ETF.
Ovviamente lo stacco cedolare annuo ed il prezzo del titolo, o della quota, influenzeranno la scelta dello strumento su cui investire, e prima ancora di procedere darebbe utili capire la tassazione di tutti i possibili investimenti che pagano una cedola, e quindi la tassazione dei fondi a cedola.
In linea di massima, la migliore scelta per fare investimenti che pagano una cedola è selezionare un pacchetto di ETF. Infatti, questi fondi sono estremamente liquidi, sono facilmente negoziabili, pur essendo fondi hanno un funzionamento simile ad un titolo azionario, e soprattutto con un capitale di soli 1000 euro sarà possibile avere una buona diversificazione.
Con budget più elevati, tra gli investimenti che pagano una cedola sarà possibile selezionare anche le obbligazioni statali o societarie. Senza dubbio, il mercato attuale non è tra i più convenienti vista la bassa inflazione, l’instabilità geopolitica, la crisi greca e la bolla cinese; tuttavia, le obbligazioni ed i titoli di stato rappresentano ancora gli investimenti che pagano una cedola più sicuri sul mercato. Inoltre, pur essendo vero che lo stacco cedolare si è ridotto sensibilmente è ancora possibile strappare rendimenti annuali tra il 3% ed il 7%, insomma, in relazione al rischio lo stacco cedolare sembra ancora conveniente.
Tra gli investimenti che pagano una cedola troviamo anche fondi comuni e Sicav. Si tratta decisamente di strumenti adatti principalmente a chi non ne sa molto di economia e finanza, non ha intenzione di essere titolare di un conto deposito e titoli. Insomma, se si desidera scegliere tra investimenti che pagano una cedola senza avere opportune conoscenze e magari affidandosi a mani più esperte i fondi comuni ed i Sicav sono la soluzione più adatta. Senza dubbio, questi strumenti hanno commissioni elevate, lasciano pochissima iniziativa personale oltre all’ingresso e all’uscita e soprattutto hanno una gestione per cui le cedole sono decisamente più basse. Il vantaggio di fare questi tipi di investimenti che pagano una cedola sta nella possibilità di investire anche con importi inferiori ad un euro.

Conviene scegliere investimenti che pagano una cedola?

A dispetto di quanto si pensa, le materie prime e le azioni danno la possibilità di avere profitti superiori rispetto agli investimenti che pagano una cedola, tuttavia, i maggiori ed eventuali profitti sono la ricompensa per un maggiore rischio. Ovviamente, come sempre, la diversificazione è la via maestra da seguire sia che si decida di diluire gli investimenti che pagano una cedola con altri strumenti, sia che si decida di investire esclusivamente in strumenti con stacco cedolare.
In linea generale si consiglia di dedicare sempre una percentuale compresa tra il 30 ed il 70% del proprio portafoglio agli investimenti che pagano una cedola, ma se si vogliono correre rischi tendenti a zero è sempre meglio creare un bel portafoglio obbligazionario, con l’aggiunta di diversi ETF e magari sottoscrivere un fondo. Insomma, a nostro parere conviene scegliere gli investimenti che pagano una cedola in una fase di mercato così turbolenta.

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