Calcolo stipendio netto mensile dal lordo: come fare

Una cosa è certa: il calcolo dello stipendio netto partendo da quello lordo è una vera incognita quasi per tutti. In realtà, si tratta di un interrogativo decisamente legittimo. Le variabili che incidono sullo stipendio, infatti, sono numerose e, pertanto è opportuno prestare molta attenzione. Inoltre, è opportuno tenere conto del fatto che lo stipendio non è sempre l’unica fonte di reddito e che, quindi, possono non corrispondere solo ed esclusivamente alle cosiddette trattenute. A questo punto, dunque, non resta altro da fare che spiegare nel dettaglio le operazioni da fare per calcolare lo stipendio netto. Siete pronti a prendere appunti e scoprire come fare?

Calcolo dello stipendio netto: ecco come fare

Per capire come calcolare lo stipendio netto come anticipato è necessario tenere conto delle variabili di cui sopra. Per prima cosa, ad esempio, è necessario tenere conto del fatto che lo stipendio lordo annuo genera l’aliquota IRPEF, divisa in scaglioni differenti per differenti fasce di reddito. Questa aliquota è progressiva e, dunque, può variare. Per calcolare lo stipendio netto, poi, bisogna capire se l’aliquota viene applicata dall’INPS o da una specifica cassa pensionistica. Nel calcolo dello stipendio netto rientrano anche le aliquote regionali, quelle provinciali e quelle comunali, gli ormai famosi 80 euro di cui hanno la possibilità di beneficiare solo i dipendenti e le spese cosiddette deducibili solo se si è in possesso della partita IVA. Siete alla ricerca di una formula per calcolare lo stipendio e non sapete da quale parte cominciare? Allora non vi resta altro da fare che continuare a leggere il nostro articolo e, soprattutto, procurarvi una calcolatrice.

Busta paga, Reddito lordo e calcolo stipendio netto

Per quanto riguarda l’IRPEF è necessario calcolare una percentuale che varia a seconda dell’importo dei compensi spalmati in tutto l’anno. Chi ha una partita IVA, poi, deve tenere conto del fatto che l’aliquota potrebbe essere più alta considerando il fatto che i contributi pensionistici sono tutti a carico del lavoratore. A tale proposito, è interessante precisare che si ha la possibilità di aggiungere in ogni fattura la rivalsa INPS o di qualsiasi altra cassa. Insomma, a questo punto si hanno tutte le carte in regola per riuscire a capire se il lavoro che ci stanno offrendo è veramente vantaggioso o se, in realtà, abbiamo a che fare con uno stipendio al di sotto della media. Proviamo a vedere i passi da fare per calcolare indicativamente il proprio stipendo. Partiamo con il dire che la retribuzione lorda a cui vengono sottratti i contributi dà l’imponibile fiscale Da questo imponibile dobbiamo sottrarre le trattenute Irpef (eventualmente al netto di detrazioni fiscali)  e otterremo il salario al netto delle trattenute. Un calcolo approssimativo solitamente consiste nel sottrarre al lordo tra il 25% e il 40%, ossia le ritenute di legge a carico del lavoratore da versare per l’Irpef, l’Inps, il trattamento di fine rapporto e altre voci.  Se volete avere un calcolo esatto, dovete avere con voi la busta paga e inserire i dati in appositi calcolatori che si possono reperire su internet, come ad esempio questo.

Lavoratori dipendenti, autonomi P.IVA e occasionali

Scendendo più nel dettaglio dei vari tipi di lavoratori, se si è un lavoratore dipendente, sia che si abbia un contratto cosiddetto di apprendistato che un contratto a tempo determinato, per riuscire a calcolare il netto partendo dal loro è necessario togliere la quota INPS che corrisponde al 9,19% del lordo. Inoltre, bisogna togliere anche la quota IRPEF tenendo conto degli scaglioni. In questo modo, si ottiene il totale a cui devono essere sommate le detrazioni su 12 mesi. Nel caso, invece, delle partite IVA, lo stipendio netto dipende principalmente dal regime al quale si appartiene. I regimi sono l’ordinario e il forfettario. A tale riguardo, la cosa migliore da fare è andare alla ricerca di un commercialista in grado di chiarirvi la vostra posizione. Per quanto riguarda, in ultimo, le collaborazioni occasionali, per calcolare lo stipendio partendo dal lordo è sufficiente procedere in questo modo: dopo aver individuato lo stipendio lordo, si dovrà togliere il 20%. Ad anticipare il secondo 20% darà l’azienda. Insomma, calcolare lo stipendio lordo non è affatto difficile. L’unica cosa da fare è avere ben chiara la propria posizione in modo tale da poter procedere in maniera agevole con il calcolo. In ogni caso, almeno per le prime volte sarà necessario farsi seguire da un commercialista in modo tale da capire bene il meccanismo e non sbagliare.

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