Bolla Shale Gas scoppiata, e ora?

La bolla Hale Gas è scoppiata, e ora? Sembra lontanissimo l’anno 2012, quando la scoperta di nuovi metodi di estrazione degli idrocarburi prometteva decenni di abbondanza, nessuno in quell’anno sospettava che non si trattava di altro che dell’inizio di una nuova bolla finanziaria: la bolla Shale Gas.
Abbiamo già trattato di un fenomeno analogo alla bolla Shale Gas, la bolla dello Shale Oil. Tuttavia mentre la bolla dello Shale Oil è scoppiata principalmente a causa di un eccesso di produzione e della conseguente guerra dei prezzi, la bolla Shale Gas sta scoppiando per fattori psicologici legati al prezzo del greggio, fattori economici, ma soprattutto per fattori legati alla materia prima stessa.

Bolla Shale Gas in breve

Nelle seguenti righe daremo una breve descrizione della Bolla Shale Gas spiegandone cause e conseguenze.
Come si legge su TicinoNews

Il cosiddetto “shale gas” e lo “shale oil” sono in realtà una nuova bolla, paragonabile a quella delle dot.com e dei mutui subprime. Si fonda su due condizioni: un costo del denaro molto basso per poter finanziare gli enormi e continui investimenti e su un prezzo del petrolio elevato.

In pratica, la bolla Shale Gas ha delle motivazioini economiche. Il costo di produzione dello Shale Gas non solo è di molto superiore rispetto ai pozzi tradizionali, ma richiede anche una continua espansione dei siti di estrazione e nuove trivellazioni, e quindi copiosi investimenti. Ecco le motivazioni della bolla Shale Gas. Finchè l’economia mondiale trainava i consumi di gas, lo Shale Gas risultava essere una valida alternativa, ora che la domanda cala e la materia prima resta difficilmente trasportabile, decine di impianti rischiano il fallimento, e decine di banche che hanno finanziato i progetti rischiano di trovarsi a gambe all’aria. La bolla Shale Gas, quindi, non è solo lavoro e preoccupazione per gli speculatori. Ma rappresenta un grave rischio per l’economia modiale.
Ovviamente bolla Shale Gas e bolla Shale Oil si trascinano una con l’altra, e quindi la spirale negativa peggiora le cose.

Bolla Shale Gas: le soluzioni a lungo termine

La bolla Shale Gas è scoppiata, quali sono i rimedi che si stanno studiando? Come sappiamo, da quasi cinque anni gli Usa sono il maggior produttore di Shale Gas al mondo e da inizio 2014, con l’equivalente di 11 milioni di barili di petrolio al giorno, sono in testa alla produzione globale di idrocarburi.
A causa della bolla Shale Gas, il prezzo del gas naturale negli Usa, è piombato a circa 3 dollari e minaccia di scendere ancora. Cosa stanno pianificando allora i paesi produttori, peraltro in concorrenza tra loro, per venire fuori dalla bolla Shale Gas ed evitare una catastrofe finanziaria internazionale? Bene. Con la Bolla Shale Gas esplosa, ed un prezzo sotto i 3 dollari per mBtu circa il 95% degli impianti è fuori commercio. Gli Usa stanno pianificando di esportare verso l’Europa, dove il gas vale 10 dollari per mBtu, e il ricco mercato asiatico, in Giappone il prezzo è circa 15 dollari. Ma chi rischierà i propri capitali a bolla Shale Gas esplosa e senza garanzie che il prezzo non scenda ancora. E’ questa la domanda a cui nessuno trova risposta.

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